sabato 4 febbraio 2023

L'ultima Torre


L'uomo in nero era morto da molto tempo, Roland no.

Il vento soffiava leggero, il sole pomeridiano batteva forte ed il pistolero scrutava con lo sguardo la Torre dinnanzi a sè.

Ci erano voluti vent'anni, venti lunghi anni di tribulazioni e peregrinazioni in quel duro e inclemente deserto, fra le dune sabbiose e l'erba canina. Venti anni della usa vita spesi alla ricerca della Torre Nera, ed ora, come un cazzo di miraggio si presentava davanti a lui.

Si guardò.
La bisaccia vuota, neanche un filo d'acqua, gli stivali impolverati, la gola secca, le revolver arrugginite.
Eppure la Torre era davanti a lui, nella sua assurda, tetra maestosità. La sua destinazione finale. 

Roland deglutì a fatica. Aveva compreso che quello era il giorno che dava un senso a tutta la sua esistenza.
Quello era l'ultimo giorno della sua vita.
Il pensiero corse agli amici caduti lungo il percorso, aveva conservato per ognuno di loro un pensiero da portare ai piedi della Torre. 

Il vento soffiava più forte, senza alzare nessuna nuvola di polvere nell'aria.

Roland fece un passo avanti, guardò il cielo, e fece un profondo respiro
"CIELI CHIEDO LA VOSTRA PROTEZIONE!" urlò
"CIELI CHIEDO LA VOSTRA PROTEZIONE NELLA MIA ULTIMA DESTINAZIONE!"
"DIO DEL CIELO SII MIO TESTIMONE MENTRE VARCO LA TORRE!"
Poi guardò la sommità della Torre e si rivolse a lei.
"Neppure una pietra resterà di Te"

Estrasse le revolver che teneva ai fianchi, le accarezzo con i pollici...  erano davvero arruginite.
Avvicinò la pistola destra alla bocca e la baciò.
Fece un altro passo in avanti nei suoi stivali logori, e si incamminò verso l'entrata della Torre.

Neppure una pietra sarebbe rimasta di lei


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