sabato 6 dicembre 2014

Diario di un risveglio

Profumi di primavera, e apertura della bella stagione. Ben venga Maggio! Respiro la brezza dolcissima serale, profumata e calda e materna, e lentamente il cuore mi si allarga. Le pupille si dilatano, il battito rallenta, e nell’aria vibrante percepisco il piacere di essere vivo. Per la prima volta riesco a godere completamente del mondo, a godere completamente di me stesso, a godere pienamente dell’amore. Ora è tutto così chiaro e limpido, così semplice, è come essere tornato bambino, niente di più! Era così semplice. Finalmente penso di essere arrivato a poggiare il piede sull’altra sponda. Poi c’era lei, bella come un fiore, a guardarmi della spensieratezza della sua giovinezza. Non mi inganna, conosco bene il suo cuore, è antico e sa molte cose, forse più di me… un pensiero che mi piace. Eppure oggi lei è la mia primavera, una ventata di spontaneità così forte che mi muove quasi alle lacrime, che mi fa sentire il cuore divampare, che mi fa bastare tutto quello che ho. Restano solo da chiarire le nostre reciproche posizioni al riguardo, ma quasi non mi interessa. Sono completamente ebbro di questa stupenda eufonia di luce e odori e vino e bella stagione e cuore che canta, che mi sento già completo così come sono; e per questo sarà impossibile fallire. Non ho mai provato una determinazione così assoluta, ed una pace così profonda nel metterla in pratica. Sono cambiato nella mia interezza, ho finalmente varcato il cancello maggiore, dopo tanta, tanta ricerca della Verità. Finalmente, dopo vite, anni, mesi di ricerca sono arrivato alla risposta alla grande domanda, scoprendo che la domanda stessa non esiste. L’unica cosa che resta è una immensa gioia, una completezza e comunione con tutto, e niente più. Sono. Nient’altro.
Non commetterò più il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere: Sono felice.

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